giovedì 8 novembre 2012

FOUR MORE YEARS


La scorsa notte si è consumato l'Election Day cioè "il primo martedì, dopo il primo lunedì di novembre", in cui negli USA, ogni 4 anni, la popolazione è chiamata ad eleggere non già il suo Presidente, bensì i grandi elettori: i delegati che "il lunedì dopo il secondo mercoledì di dicembre" porteranno il proprio candidato alla  Presidenza degli Stati Uniti d'America.
I grandi elettori, così designati, procederanno infatti, ciascuno nella capitale del proprio Stato, alla elezione del Presidente e del Vice Presidente.
Barack Obama verrà perciò proclamato Presidente il 6 gennaio 2013 dal Congresso degli Stati Uniti a camere congiunte.
La sua riconferma alla Presidenza, salutata su Twitter con le parole "Four more years", deriva dal collegamento esplicito tra le liste dei candidati a grande elettore dei singoli Stati della Federazione, e i candidati alla Presidenza e alla Vice Presidenza degli Stati Uniti.

Quello che, tuttavia, ho in mente di fare è postare la traduzione di una parte dell'articolo di DHANI MAU, appena letto sul sito Fashionista - http://fashionista.com/2012/11/the-biggest-fashion-stories-from-the-2012-presidential-campaign/ - perchè, riassumendo le notizie relative alla campagna elettorale appena conclusa, mette in risalto l'enorme potere del fashion sulla vita della gente comune e, quindi, sull'elezione dell'uomo più potente del pianeta.

"The Biggest Fashion Stories from the 2012 Presidential Campaign" by Dhani Mau

La più grande delle storie Fashion dalla campagna presidenziale 2012

"Dallo stile impeccabile di Michelle Obama, al supporto di giovani designers, sino a considerare l'attività di raccolta fondi da parte dell'industria della moda, questa è stata certamente la campagna elettorale più fashion di tutti i tempi. Infatti il settore della moda si è visto giocare un ruolo vitale in questa elezione. Non stiamo solo parlando delle notevoli donazioni dei designers e degli ospiti alle cene di Anna Wintour: c'è stato, per esempio, il momento in cui Ann Romney indossò una camicia di Reed Krakoff da 900$, e l'indimenticabile attacco a Paul Ryan di Cathy Horyn per aver indossato una giacca fuori misura.

Mentre contiunano lo spoglio e la conta delle schede lettorali, rivediamo la più grande storia fashion uscita dalle elezioni presidenziali del 2012 e che, alla fine, assai presto, giungerà a una conclusione.

 LA CAMICIA DI REED KRAKOFF CON L'UCCELLO

Quasi agli albori della campagna elettorale l'aspirante First Lady Repubblicana Ann Romney si mise una camicia Reed Krakoff da 900$ con tanto di uccello, che indossò nell'Early Show sulla CBS. Romney fu aspramente criticata per la camicia indossata, non a causa della ridicolaggine dell'uccello gigante quanto per il prezzo elevato dell'etichietta. 


IL FACCIA A FACCIA FUCSIA

Fu imbarazzante quando, al secondo dibattito presidenziale, Michelle Obama e Ann Romney apparvero vestendo - gasp! - quasi lo stesso vestito. Entrambe le Signore scelsero un completo fucsia per la serata, probabilmente in onore del mese sulla consapevolezza del cancro al seno. Il vestito di Obama era di Michael Kors e quello di Romney di Oscar de la Renta.

 

ANNA WINTOUR, FINANZIATRICE DI PRIMO PIANO  ..E ASPIRANTE POLITICA?

Già in febbraio Anna Wintour (direttrice Vogue America) fu annunciata come una delle maggiori finanziatrici della campagna Obama - Biden, inserendola tra le 61 persone ad elargire somme di denaro oltre la soglia dei 500.000$.   Ciò alimentò l'idea che l'improvviso impegno politico della Wintour derivasse dal suo desiderio di agguantare un posto alla Casa Bianca (Wintour negò).  

 ANNA WINTOUR A CACCIA DI PORTAVOCE

Anna Wintour è stata una dei più espliciti sostenitori di Obama. C'è un video che la documenta mentre invita persone a una delle sue cene per la raccolta fondi, che è stato accolto da una reazione immediata dei Repubblicani, in parte, perchè uscito nel Jobs Day (festa del lavoro) quando vennero divulgati gli ultimi dati negativi sulla dispoccupazione. La Wintour è anche andata a caccia di sostenitori/portavoce di Obama con l'evento  "Runway to Win" organizzato da lei e Scarlett Johansson. I critici hanno insinuato che il suo coinvolgimento nella campagna elettorale di Obama rendesse quest'ultima elitaria e sono quasi arrivati ad accusare la campagna medesima di violazione delle regole finanziarie.


RANWAY TO WIN
 
Vogue, CFD e la campagna per Obama/Biden hanno collaborato con Runway to Win per una nuova iniziativa in base alla quale importanti designers americani hanno creato prodotti esclusivi destinati a essere venduti sul sito web di Obama al fine di finanziare la sua campagna. C'erano persino set di smalti per unghie. E' stata anche indetta una gara di design nello stile di Runway.

 

CENE E FESTE LUSSUOSE



Metà del contenuto di Page Six di quest'anno è stato incentrato sui moltepilci cene ed eventi per raccolta fondi costellati di stelle (star), organizzati per Obama non solo a New York ma anche a Los Angeles, Chicago e perfino a Londra e Parigi durante le rispettive settimane della moda. Organizzatori: Anna Wintour, Sarah Jessica Parker, Tom Ford, Gwyneth Paltrow, e altri.

 

LA POLEMICA DI OSCAR DE LA RENTA 


Oscar de la Renta ha giocato un ruolo interessante nel corso della campagna elettorale e durante la Presidenza di Obama. Aveva già vestito altre first ladies nel passato, ma Michelle Obama non ha mai pubblicamente indossato i suoi vestiti. Quando Michelle Obama indossò McQueen alla cena di Stato con il Presidente cinese Hu Jintao, l'anno scorso, De la Renta la criticò sul WWD per non avere vestito una firma americana. Ann Romney indossò un vestito rosso firmato Oscar De la Renta alla Convention nazionale repubblicana. Successivamente anche Beyoncé indossò più o meno lo stesso vestito a un evento per la raccolta fondi in favore di Obama, da lei organizzato assieme a Jay-Z.

 

I DESIGNERS NON SOSTENGONO ANN ROMNEY

La maggior parte dell' industria fashion, orientata a sinistra, non ha sostenuto Ann Romney nel modo in cui ha sostenuto Michelle Obama. Fox News ha perfino ipotizzato che Anna Wintour abbia fatto pressioni sui designers di stare alla larga da Ann Romney. Tuttavia ..




ANN ROMNEY IN QUALCHE MODO RIESCE A INDOSSARE DIANE VON FURSTENBERG



Ann Romney ha indossato un vestito di Diane Von Furstenberg (una supporter di Obama) al raduno Repubblicano della Florida. Il PR Team di Furstenberg non ha propriamente saltato dalla gioia per questo motivo. Non riuscivano infatti a capire come ciò fosse potuto accadere. “Non siamo in effetti abbastanza sicuri su come Ann abbia ottenuto il vestito" un portavoce di DVF disse al BuzzFeed Shift, rifiutandosi di commentare utleriormente.


ALFRED FIANDACA IL DISEGNATORE DI VESTITI DI ANN ROMNEY

WWD ha intervistato il poco conosciuto designer di Boston che ha vestito Romney durante molta parte della campagna elettorale".  




  GLI ABITI DI MICHELLE OBAMA

L'abito indossato da Michelle Obama nella notte dell'Election Day è di Michael Kors. (Era di Michael Kors anche quello indossato nel 2008, la notte della prima vittoria di Obama).

Leggo sul sito http://d.repubblica.it che la First Lady lo ha già indossato in altre due occasioni: nel 2009 e nel 2010. Indossandolo anche stavolta, secondo il giornale, sarebbe un modo per comunicare agli elettori, schiacciati dalla crisi economica, che la coppia presidenziale intende mettersi al loro fianco.

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